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Fuori i ferri [Donna Moderna] PDF Stampa E-mail
Maglia Stampata
Scritto da Maria Luisa   
giovedì 12 ottobre 2006
stampa_donna-modernaFuori i ferri (la maglia è moda)
di Flora Casalinuovo e Gianluca Lo Vetro
Donna Moderna - 09.03.06

Si sa, le tendenze nascono in America, negli States. Poi attraversano l'oceano e attecchiscono qui, nella vecchia Europa. Le star di Hollywood danno, come si dice, il la. E il trend dilaga. L'ultimo grido è lavorare a maglia. Per fare sciarpe, golf, persino borse dal tocco personale e vissuto. Se ne sono innamorati un po' tutti, stilisti, personaggi famosi, donne e uomini con professioni impegnative che ogni tanto vogliono "staccare".

  • Un'indicazione dalle sfilate

II prossimo inverno sarà molto di moda indossare maglia fatta a mano. O lavorata a coste, a trecce, a punti grossi in modo da sembrare tale.

Sì, tricottare è di tendenza, Piace moltissimo ai divi di Hollywood. E gli stilisti hanno rilancialo i pull fatti a mano nelle loro collezioni. Riscoprite questo hobby, perché è glam. E vi fa sentire felici.
Il boom della maglia ha contagiato il bel mondo.
1. L'attrice Urna Thurman sferruzza volentieri a Central Park.
2. Russell Crowe cura con il lavoro a maglia la sua irascibilità.
3. La top modei Èva Herzigova è amante del fatto a mano.
4. Sarah Jessica Parker ha sempre con sé sul set la borsa dei ferri.
5. Un Knit-bar aperto a New York.

Lo si è visto alle ultime sfilate di Milano e Parigi: un trionfo di pull, miniabiti e cardigan che sembrano usciti dal guardaroba delle mamme sessantottine o dall'isola scozzese di Sky, famosa per i maglioni a co­ste grosse fatti a mano. «È proprio un invito a rispolverare i ferri, a ri­mettersi a fare la calza come una volta» dicono Dolce e Gabbana, che hanno presentato la loro collezione giovane, D&G, fatta quasi tutta a mano, con spessi pull anni Settanta, maglioni Norvegia, body tricottati. Anche Alberta Ferretti ha dedicato alla maglia gran parte della sua li­nea per ragazze Philosophy, inse­rendovi dei lunghi vestiti da sera dall'aspetto ''sferruzzato". E John Richmond ha rincarato la dose pro­ponendo miniabiti in cui s'intreccia­no maglia, pelliccia di visone e anel­li metallici. Ma il knit-wear non con­quisterà solo le teenager. Donatella Versace ha firmato maglioni oversize con grandi trecce, perfetti sopra i "legging" (nome con cui quest'anno si indicano i fuseaux), Prada ha fatto sfilare maxigilet lavorati a rovescio, Laura Biagiottì ha riprodotto nei suoi pullover di cachemire la pittura futurista di Giacomo Balla.

  • Un passatempo da vip

La moda del fatto a mano ha affascinato molte celebrity. UmaThurman si diletta a fare sciarpe e maglioni al parco, l'eroina di Sex and the City Sarah Jessica Parker si porta sempre sul set l'inseparabile borsa dei ferri. C'è persino il macho Russell Crowe che usa questo passatempo come antidoto alla sua proverbiale irascibilità. «Anche i vip, come tutti, hanno voglia di riscoprire le tradizioni di una volta, di ritornare a un mondo fatto di valori forti e certezze» spiega Roberto Piccinelli, sociologo e autore della Guida al piacere e al divertimento 2006 (Outline edizioni). «E la maglia è perfetta perché ci riporta indietro nel tempo. Un salto, uno stacco di cui abbiamo bisogno, viste le paure, le inquietudini di oggi».

  • Un'attività antistress

E' prova­to: la maglia combatte lo stress. Pa­rola di esperti. «È un'attività che per­mette di staccare dalla frenesia quo­tidiana, un momento di pausa in cui allontaniamo problemi e pensieri» di­ce Leonardo Milani, direttore del­l'Istituto di psicologia del benessere di Ferrara. «A livello neurologico, poi, il gesto ripetitivo che compiamo quando sferruzziamo e contiamo i punti abbassa il livello di cortisolo, un ormone, e di epinefrina e norepinefrina, due sostanze normalmente prodotte dal cervello che causano lo stress». Lavorare a maglia è un hob­by benefico come lo yoga. Ma non so­lo: «Se lo si fa in gruppo è perfetto per socializzare, vincere la timidez­za, lasciarsi andare a confidenze e chiacchiere» continua il professor Milani. «Insomma, oltre che alla mente fa bene anche al cuore. Infat­ti l'ho consigliato a uomini e donne tesi o lievemente depressi».

  • Una "terapia" di gruppo

La novità del 2006? Si sferruzza meglio in compagnia. Addirittura nei luoghi pubblici. La prova arriva da New York, dove tra i locali più di moda oggi c'è il Knit-bar (www.knitnewyork.com): «Un ambiente delizioso, con gomitoli e ferri alle pareti. Frequentato da donne e uomini che, tra un cappuccino e l'altro, fanno lezione e si scambiano consigli» racconta il sociologo Roberto Piccinelli. Proprietaria del pub è l'italoamericana Miriarn Maltagliati: «Il locale è sempre pieno» dice. «E da quest'anno dedichiamo una sera della settimana, il venerdì, agli uomini». Il ritrovo piace. «Vengono anche personaggi famosi» aggiunge Miriam. «Madonna ha portato qui sua figlia Maria Lourdes perché voleva iscriverla ai nostri corsi. E ora sto organizzando l'apertura dei Knit-bar di Roma e Milano». La maglia di gruppo va forte anche a Londra, dove è nato il club Cast Off (www.castoff.info). Tremila persone si sono radunate al Victoria and Albert Museum per una sferruzzata collettiva. E la stessa scena si è ripetuta in metrò e sulla spiaggia di Brighton, a pochi chilometri dalla capitale.

  • Un hobby da imparare

Per chi vuole sapere tutto sulla maglia, ecco i nostri suggerimenti. Il 22 marzo arriva in libreria Maglia facile e veloce di Donatella Ciotti (Fabbri). Tra i classici, tenete sottomano i manuali Maglia. Dal gomitolo al maglione (Giunti) e L'Abc della maglia di Patrizia Rognoni (Mondadori). E non dimenticate i corsi "storici": II giardino dei punti a Milano (tei. 028054787), La compagnia del cotone a Torino (tei. 0118178381) e il Filo magico di Montevarchi (Arezzo, tei. 055980 309). Infine, una novità online: su www.microrevolt.org c'è Knipro, un programma gratuito per imparare a lavorare bene ai ferri.


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