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Fair Isle PDF Stampa E-mail
Scritto da Betta   
mercoledì 31 agosto 2011
Fair Isle (Victoria and Albert Museum)* la foto è presa dalla collezione del Victoria and Albert Museum.

Ripropongo in home-page un pezzo storico di quattro anni fa, scritto da Elisabetta Pierantoni, aka Betta, la stessa del Betta's Knitionary, che ha aperto orizzonti insperati a molte knitters italiane.

Il WorkShop sul Fair Isle che avrebbe dovuto tenere Betta era stato programmato presso Unfilodi per l'autunno 2007. Poche persone allora sapevano cosa fossero gli aghi circolari e soprattutto come usarli.


Non c'era il filato adatto in Knit-House, lo
shetland. Eppure l'aspettativa per tale corso era tanta, specie per le knitters anglofile, che già leggevano i libri della Zimmermann e lavoravano continental.

Una settimana prima del WorkShop caddi e mi ruppi un polso... Fui operata, dieci giorni di ospedale.  Il WorkShop saltò.

Nel frattempo in negozio arrivò la prima Manos, quella Clàsica, che mi rialzò dal torpore italico e l'avventura oltrefrontiera di Unfilodi cominciò...


Niente accade per caso...
I tempi non erano ancora maturi in Italia. Ora penso proprio di sì ...

(Lulu)


" [6 agosto 2007] in onore del World Knit in Public Day, pubblico questo articolo scritto da Betta.

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Fair Isle - Nozioni Generali:
Nelle isole Shetland cardigan e maglioni vengono sempre lavorati in tondo, con un gioco di ferri a doppie punte lunghi come i nostri, uno dei quali è infilato nella cosiddetta Knitting Belt, per aiutare a sostenere il peso durante il lavoro. Scalfi, scollo e bordi (nei cardigan) vengono tagliati alla fine del lavoro.

Ma perchè, chiederete voi? Semplicemente perché la lavorazione di questi motivi colorati procede molto più velocemente in tondo che non lavorando avanti e indietro. Avendo davanti agli occhi sempre il diritto del lavoro, è più facile memorizzare il disegno e non fare errori, o accorgersene in tempo! Le maglie Shetland infatti non sono nate per motivi estetici, ma erano un'entrata economica spesso imprescindibile per le famiglie di pescatori nelle altrimenti povere isole Shetland. A quei tempi donne e bambini dovevano realizzare certi capolavori di disegni e colori in una sola settimana, da essere costretti a farsi venire buone idee per lavorare più velocemente! Da sempre la necessità aguzza l'ingegno.

Caratteristiche dei maglioni Fair Isle
I maglioni Fair Isle originali vengono sempre lavorati con lana Shetland. Questa lana ha una buonissima resa (quella più comunemente usata, il 2-ply è 28g/137m), quindi le maglie sono leggere e caldissime, grazie alla forte "arricciatura" delle fibre di questa razza di pecore.

Non appena lavorati, maglioni Fair Isle vengono "bloccati" nei cosiddetti Jumper- o Woolly-boards e lasciati per diverse ore all'aria, vento e pioggia. In seguito a questo trattamento, le fibre infeltriscono leggermente, rendendo il maglione più caldo e più resistente al vento.

Tecnica del Fair Isle 
Il pullover Fair Isle viene sempre lavorato in tondo a maglia rasata. Di solito vengono usati 2 al massimo 3 colori per giro/ferro. I cambi colore avvengono ogni 4-5 maglie, in modo che i fili passati nel dietro del lavoro non diventino troppo lunghi.

Si parte dal bordo a coste (corrugated rib), lavorato a coste di 2 colori, 2 diritti nel colore base e 2 rovesci in un colore contrastante, si prosegue poi in tondo, alternando bande di motivi tipici (tra cui non deve mancare il motivo OXO, ottenuto stilizzando O e X),fino agli scalfi. A questo punto si impostano gli steeks: si avviano a nuovo 10 m all'altezza degli scalfi, che si lavoreranno alternando i due colori usati in quel giro. La prima e l'ultima delle 10 m vanno sempre lavorate col colore base. Si continua a lavorare in questo modo fino allo scollo. Per lo scollo davanti si lasciano in sospeso le maglie centrali, e nel giro successivo vengono montate altre 10 m per lo steek dello scollo. A sinistra e a destra di questo steek vengono scalate le maglie desiderate, per la profondità dello scollo.

Arrivati alle spalle, voltare il maglione allo rovescio, mettere le spalle una davanti all'altra, e intrecciare le maglie delle spalle lavorandole insieme (il cosiddetto Three-Needle bind off). Intrecciare poi le maglie degli steeks. Giunti a questo punto vi trovate davanti ad un oggetto davvero strano e non vi rimane altro che tagliare gli steeks esattamente al centro delle 10 maglie. Poi con un ferro circolare, partendo dalla prima maglia dalle 10 maglie degli steeks, si riprendono le maglie per le maniche, che si lavoreranno dall'alto al basso. Anche questa un'idea molto pratica in un tempo in cui la lana era qualcosa di prezioso: infatti i polsini sono la parte che si logora per prima. In questo modo, conservando un poco della lana originale, era sempre possibile riparare, allungare quando i bambini crescevano, etc. Le restanti maglie degli steeks vengono poi fissate all'interno, creando un ulteriore rinforzo.

Proprio per via degli steeks, non è consigliabile lavorare Fair Isle originali con lane troppo morbide, tipo merino o con trattamento antiinfeltrimento (superwash). Se proprio si vogliono usare questi filati, è meglio assicurare gli steeks con un ago di macchina da cucire ai lati delle maglie da tagliare. Non rischierete di veder disfarsi il frutto di tante ore di lavoro!

Disegni tipici
Originariamente tutti i motivi Fair Isle avevano un significato ben preciso ed i colori usati erano quelli naturali delle pecore, accostati con grande sensibilità per creare effetti luce. Ora questa lana esiste in più di cento tonalità. È comunque consigliabile scegliere contrasti non troppo forti, graduali per ottenere un effetto tradizionale...

Bibliografia:

Alice Starmore's Book of Fair Isle Knitting, 1988-1996, The Taunton Press.
Dalla regina incontrastata del Fair Isle, nata nelle isole Ebridi, non poteva venire che la Bibbia del Fair Isle Knitting!  In questo libro trovate tutto, ma proprio tutto, sulla lavorazione Fair Isle: storia, tecniche, colori, ampia scelta di motivi, steeks, taglio e alcuni modelli classici. Purtroppo è un testo esauritissimo e ancor più ricercato.

Alice Starmore: The Celtic Collection.Ancora disponibile da Amazon € 17 ca.
25 modelli della stilista, tra Fair Isle e Aran. Le tecniche non sono spiegate.

Ann Feitelson -The Art of Fair Isle Knitting,1996, Interweave Press Amazon € 26 circa.
Storia dettagliata del Fair Isle Knitting dalle origini ai giorni nostri, con molti racconti e testimonianze d'epoca. Descrizione delle tecniche del Fair Isle (avvio, come tenere la lana,steeks, etc), con meravigliosi modelli e preziosi consigli sulla scelta dei colori e su come pianificare un vero Fair Isle. L'autrice è americana, ma si è documentata in loco.

Jamieson's- Shetland Knitting Book 1, 2 & 3
Da uno dei produttori storici di filati Shetland, fantastici modelli di Fair Isle, Aran e Guernsey.

Ann & Eugene Bourgeois Fair Isle Sweaters Simplified, 2000, Martingale, Canada, Amazon € 23.
Gli autori sono i proprietari di 'Philosopher's Wool Company', allevano pecore, le tosano e producono e colorano la lana. (Per la cronaca, Eugene Bourgeois si può ascoltare live nel video di YouTube Real men knit). In questo libro troverete le tecniche (per es. come lavorare con un colore per mano), proposte sui colori e le spiegazioni di 16 modelli, di cui è possibile comperare il kit.

Sheila McGregor: The complete bookof Traditional Fair Isle Knitting, 1981, ripubblicato dalla casa editrice Dover nel 2003, Amazon €13.

Sarah Don: FairIsle Knitting, 1979, Bell & Hyman LTD Amazon € 19.

Debbie Bliss:Traditional Knitting from the Scottish and Irish Isles, 1991, Ebury Press (Esaurito).

MarySmith & Maggie Twatt: A Shetland Pattern Book, 1979, Libretto pubblicato a Lerwick (Shetland),
con un paio di pattern classici e la descrizione del Jumper Board (non vi sono spiegazioni!).

Elizabeth Zimmermann: Knitting Workshop, 1981-2001, Schoolhouse Press.
Alla maniera di EZ, la spiegazione di un pullover, un gilet e dei Tam-0'-Shanter (i berretti a mo' di basco, tipici della zona).

Meg Swansen's Knitting, 1999, Interweave Press.
Non proprio un libro sul Fair Isle tradizionale e la sua storia, ma preziosissimo per quanto riguarda le tecniche. Un vero libro Zimmermaniano... ma che altro aspettarsi d'altronde dalla figlia? 30 modelli costruiti come Fair Isle. Attenzione: il libro è quasi esaurito! Amazon.

Per saperne di più...
http://collections.vam.ac.uk/item/O108370/jumper/
http://www.shetlandmuseumandarchives.org.uk/museumCollections/textiles/

Blogs e tecniche:
http://woolyewe.blogspot.com/. Questa donna non è normale... dalle sue mani escono fantastici Fair Isle come da una catena di montaggio! E tutti con i filati originali!!!! Guardare per credere!

http://www.eunnyjang.com/knit/2006/01/steeking_chronicles_the_should.html. Un blog che adoro. Interessanti tutorials, sui diversi tipi di steeks e tecniche del lace.

http://wendyknits.net/finished-work-free-patterns-tips/sub-page. La Grand-Dame del Fair Isle, ma non solo. Lace ed altro... qui l'elenco dei suoi lavori finiti, tutorials, modelli gratis. Ma leggetevi anche il blog."


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Commenti (4)
1. 12-06-2007 19:20
Eunny Jang è...
anche la nuova direttrice "artistica" di Interweave Knits, una delle principali riviste di maglia in lingua inglese (scordatevi quelle nsotrane, IK non è solo una raccolta di modelli: è una bella rivitsa patinata con articoli, approfondimenti, interviste, rubriche e una grafica curata ed elegante e anche un bel sito dove potete vedere tutti i progetti del trimestre: non vedo l'ora che Suez mi presti la sua copia!).  
Per una lettura più leggera,  consiglio Yarn Harlot. qui c'è il suo post sullo steeking del maglione he ha fatto per le Knitting Olympics, ma c'è un capitolo sullo steeking assolutamente spassoso in uno dei suoi libri.
Registrato
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2. 28-02-2009 18:45
Salve, vorrei aggiungere...
Salve, 
vorrei aggiungere alla bibliografia il libro "Sweaters from Camp" 
che contiene 38 modelli Fair Isle, con disegni tradizionali e non, 
disegati dai partecipanti ai Knitting Camps organizzati da Meg Swansen. La prima parte del libro, dedicata alla tecnica, vale da sola molto più del prezzo del libro. 
Una sola precisazione : per quello che ho letto, credo che il reale lavoro Fair Isle non abbia mai più di due colori per riga. 
E'lavorato in tondo soprattutto perché è più fastidioso e difficile lavorare a rovescio con più colori. 
Molte persone, in America, lavorano con il rovescio all''esterno perché aiuta a controllare la tensione del filato. 
Tiziana (Taranto)
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3. 28-02-2009 18:45
Sì, è vero,...
Sì, è vero, Sweaters from Camp è un libro bellssimo. L''avevo messo in bibliografia e poi l'ho tolto, chissà perché... Forse perché volevo mettere solo libri tradizionali sul Fair Isle. Le pagine introduttive con le tecniche sono veramente fantastiche! 
Betta
Ospite
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4. 05-07-2007 16:20
Salve,...
Salve, 
altri due libri da aggiungere all bibliografia : 
"A Shetland Knitter''s notebook " scritto da Mary Smith and Chris Bunyan, edito da The Shetland Time Ltd. 
Rispetto all'altro libro edito dalla stessa casa, e già inserito nella bibliografia, questo ha storia e descrizione del lavoro a maglia nelle varie isole che compongono le Shetland. 
Molte fotografie, in bianco e nero (!), schemi di alcuni modelli e molti schemi tradizionali. Niente istruzioni. 
"Fair Isle Knitting", di Katsuko Sakaba, ISBN 4835579194, niente istruzioni, schemi a colori di 13 modelli su 30 tra maglie, cardigan, gilet, sciarpe, cappelli e guanti. Foto a colori. 
Disegni tradizionali, a mio parere davvero belli, fatti con filati J&S. 
Ciao 
Tiziana (Taranto)
Ospite
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