Let's Blog!

Visitatori Totali

dal 01.Gen.2007
Data: 23.Apr.2024
Visitatori: 165.191.819

Chi è online

Abbiamo 1 visitatore online
unfilodi su ravelry

Calcolatori Knitting Online

Lucia Liljegren
Knitting Calculators by Lucia Liljegren

Knitting Daily
Waist Shaping by Knitting Daily

RubaBottoni

rubami
rubami
rubami
rubami
rubami
rubami
rubami
rubami
rubami
rubami
rubami
rubami
rubami
rubami
rubami
vintage-blogs
Incontri PDF Stampa E-mail
Scritto da Wendy   
venerdì 23 gennaio 2009
nave all'orizzontebovitz.com

Che festa quando in mezzo all'Oceano scorgi un'altra nave che si avvicina.

Corri subito con l'occhio a cercare la sua bandiera, la nazionalità -e sai che gli altri stanno facendo la stessa cosa- e vai alla radio per metterti in contatto con quei naviganti e sentire la loro voce, la loro lingua: di solito il primo impatto è in inglese, se poi ti accorgi che "di là" c'è qualcuno che parla come te, lo senti fratello.

Allora si chiedono notizie, è uno scambio allegro di informazioni "dove andate, da dove venite e come ci si trova da quelle parti? le donne sono belle, com'è la vostra paga? il vostro carico dove lo portate, in quanti siete a bordo, il  "barba" (il comandante) è un rompiscatole?

"Noi torniamo, tra venti giorni saremo a casa (cioè si tocca terra, perchè la casa è ancora lontana), ma forse la moglie riesce a raggiungerci al porto d'arrivo".

C'è sempre questa speranza.

Intanto le navi vanno, ognuno prosegue per la sua rotta, uno verso est, l'altro dal lato opposto, ed è tutta una contentezza a bordo, un diversivo su cui poi si fanno congetture per tutto il giorno.

Oltre alle sule, ai sargassi, al punto di navigazione col sestante, c'è stato un incontro umano.

E' bello. In fondo l'umanità è questa, cercarsi, comunicare scambiarsi idee: mai, mai che uno chieda all'altro di che colore sia la sua pelle o che religione segue: i marittimi sono fratelli che girano il mondo per tornare a casa un giorno.

Forse la terraferma ci guasta, gli spazi degli oceani, coi loro pericoli sempre incombenti, li fanno sentire tutti davvero uguali, solidali, perchè quando arriva l'onda anomala travolge tutti nello stesso modo, e se ti prende ti porta in fondo tra i gorghi lasciandoti solo il tempo di gridare "mamma" in una qualsiasi lingua del mondo.

Però fino all'ultimo momento, col grido strozzato in gola, gli occhi guardano in alto cercando il cielo.


Aggiungi ai preferiti (885) | Riporta quest'articolo sul tuo sito! | Visualizzazioni: 5113 | Stampa

Lascia il primo commento!
Solo gli Utenti Registrati possono scrivere commenti.
Effettua il Login o Registrati.

Powered by AkoComment Tweaked Special Edition v.1.4.6
AkoComment © Copyright by Arthur Konze
All rights reserved