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Celo... non cielo! PDF Stampa E-mail
Scritto da Maria Luisa   
venerdì 30 aprile 2010
stampante di etichette (e, volendo, di figurine)No, non è un errore di battuta, né grammaticale.

Non intendevo nemmeno il cielo, quello che Asterix spera che non gli cada sulla testa (sua unica paura), né quello che si invoca per timore (tipico delle fedifraghe, sudore a freddo che scorre per la schiena, che molte di noi hanno provato più di una volta, nascondendo sotto il letto o dentro l'armadio... l'ennesima scorta di lana) che arrivi il proprio marito, come nel titolo della famosa commedia di Gino Landi del lontano 1980, Cielo, mio marito! ...

Celo è una contrazione di ce l'ho, è quello che si diceva da bambini quando si sfogliavano le figurine da scambiare con gli amici e durante il passaggio veloce, come in un mazzo di carte, dicevi appunto, celo, celo, fermati, santo cielo, NON CELO (ma succedeva di rado, perchè i doppioni erano sempre in agguato, ora come allora)...

Di quelle dei calciatori non me ne poteva fregare di meno, ma si faceva ugualmente la raccolta per poter interagire coi maschi (oggi, probabilmente, le bambine, quelle che sognano di fare le veline, sono più interessate a questa raccolta per interazioni future più redditizie), ma ai miei tempi c'erano anche quelle degli animali e di geografia.

Chissà perchè, non si riusciva mai a completare un album. Se trovavi Rivera, magari non trovavi Mazzola, oppure ne trovavi venti e nemmeno un Altafini (ricordi lontani di nomi di quando il calcio era "il" calcio).

Per completarne uno dovevi scrivere alla benemerita Panini di Modena per acquistare le figurine mancanti ad un prezzo assurdo per il pezzo singolo.

Ripeto, non ne capivo un cavolo, dei calciatori, potevo solo dire con le mia amiche che brutto o che bello questo (Rivera non era neanche tanto male)... Oppure, fare uno scambio con qualche maschietto.

Alle raccolte degli animali e di geografia erano più interessate le bambine o i maschi secchioni, meno attraenti ai nostri occhi di quelli "bozzi" e rozzi che  giocavano al calcio e ci spintonavano e ci trattavano da schifo (fino a che si accorgevano che, oltre al calcio, c'era anche qualche altro sport interessante e così in cambio di una figurina, chiedevano qualcosa d'altro. Ma pure noi non eravamo da meno. A me, ad esempio, i gelati non piacevano, neppure le caramelle, i baci sì... Perugina (che avete capito!).

Ricordo la figurina di una bandiera che mi attirava in particolare, forse quella della Fiorentina, o non so bene che squadra, perchè era, indovinate che colore? viola! Naturalmente!

In questo mio amarcord molte di voi possono riconoscere, perchè la raccolta delle figurine è trasversale, un rituale che viene tramandato di generazione in generazione, dalla colla col pennello -che profumo, aveva, veniva voglia di mangiarla!-, all'adesivo, dal costume tipico della Basilicata ad Hello Kitty, per arrivare persino alla falsificazione delle figurine Panini e i consigli di come riconoscere quelle tarocche, manco fossero borse di Louis Vuitton (per dire che giro d'affari c'è intorno a tale mercato).

Ma, vi domanderete, cosa c'entra tutto ciò con il nostro interesse in comune, la lana et similia?

Niente e tutto... Ho sempre avuto ed ho la passione per le collezioni, le raccolte.

Il pezzo singolo non mi interessa (leggete come vi pare questa affermazione, che in effetti è vera, in molti settori della mia vita).

Ho avuto (e ce le ho ancora, in cantina, in sei, dico sei, armadi, mai messe, nelle scatole originali, stessa fine delle stoffe) più scarpe di Imelda Marcos, non adesso che si sente povera, ché ne ha solo duecento paia, ma quando Imelda era "Imelda" -non c'è da vantarsi, in effetti, a raffrontarmi con lei, ma tant'è, che ci devo fare se avevamo la stessa passione?-.

Dicevo, avevo la passione per le scarpe (sono guarita, era patologica. Invidia del pene? Bah!). Sono guarita anche da altre passioni ed ho terminato parecchie raccolte. Ex mendeliana.

In compenso, da sempre colleziono filati. Spendo tutto quello che guadagno in nuovi marchi. Ora poi che ho una raccolta di figurine anche nel sito, chi mi ferma più?

Ho visto un posto vuoto vicino a Spud&Chloë. E' un vuoto da colmare al più presto. Magari oggi stesso. Ho già qualche "bustina" da aprire.

Per gli accessori... ho per le mani un'altra figurina da aggiungere alla raccolta. Anzi due... Ma poi ci sono ancora due posti vuoti da riempire nella fila...

Oh, no... E' una storia infinita!

Spero solo che il cielo non mi cada sulla testa...


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Commenti (11)
1. 30-04-2010 13:49
come soffre...
povereretta, come soffre, Imelda Marcos... rimasta con -un solo- miliardo di dollari -e solo 200 scarpe-... non può permettersi di usare il Callifugo Ciccarelli. :cry
Registrato
admin
2. 01-05-2010 08:38
un mio vizio -o vezzo?-
La prima stesura di un mio articolo non è mai la definitiva, nè lo è la seconda, tantomeno la terza... 
Questo articolo ha subito ben dieci modifiche, per ora...Le aggiunte o le cancellazioni in corso d'opera sono un mio vizio...Se poi non mi aggrada, una volta finito o a metà, abbandono il pezzo... 
Se si guarda nell'armadio, erm, nell'amministrazione di Unfilodi.com, c'è una consistente raccolta di miei articoli mai pubblicati. Beh, potranno essere sempre usati postumi, come scritti inediti, dopo la mia dipartita :grin !
Registrato
lulu
3. 01-05-2010 08:53
per quanto riguarda le scarpe...
...c'è chi me le vorrebbe fare 8) . Ma quelle che ho già in cantina potrei rivenderle come pezzi vintage ed il ricavato devolverlo (a me) per l'acquisto di nuovi marchi di lana. Unico problema. Ho il 35 di piede.
Registrato
lulu
4. 02-05-2010 10:58
per quanto riguarda le scarpe...
Oh cara Lulu, bentornata! aggiungiamo la mia raccolata di borse ( e quelle delle mie figlie) e potremmo mettere una bancarella alla Fiera degli Obei Obei:c'è anche del vintage in queste raccolte (data la mia e forse anche la tua età)!!!Comunque le raccolte di figurine si animali me le ricordo bene!! e anche la meravigliosa profumosa Coccoina!!!La sento ancora!!! Ne devo anche aver assaggiato un po'! bei tempi!!!
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5. 03-05-2010 07:49
la coccoina
Paoletta, ti confesso che anch'io ho assaggiato la coccoina (scriviamola giusta 8) , non si sa mai!)...
Registrato
lulu
6. 03-05-2010 08:03
la coccoina
Ma che cos'hanno le donne con le scarpe? Anche io subisco lo stesso fascino, ci sarà davvero una spiegazione psicologica? C'è una canzone di Elio e le storie tese che fa morir dal ridere, e che ha come incipit (è il lamento di un uomo povero compagno di una scarpa addict): "Scarpe, di m....a". 
Ah, il fascino della scarpa, peccato per il numero, te ne avrei comprata qualcuna... :zzz
Registrato
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7. 03-05-2010 09:10
la coccoina
sindrome di Imelda anche tu? io cerco di mantenermi sotto il mezzo centinaio, però le uso... 
 
guarda, se decidi di metterle in vendita ti posso comuncare che conosco personalmente una portatrice di 35, una di 34 e mezzo e una di 34 giusto! ;-)
Registrato
nebbiafitta
8. 03-05-2010 19:25
la coccoina
Beh anche la carta assorbente con l'inchiostro era .... buona! Vuoi dire che eravamo già drogate? :grin :grin :grin  
Lulu tu mi riporti alla mia bellissima infanzia fatta di poche cose, ma molto belle!!
Registrato
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9. 05-05-2010 08:30
scarpe, coccoina e carta assorbente
Paoletta, la carta assorbente, sì, accidenti, anche quella ha il profumo (ed il sapore) dei tempi perduti. Si mangiavano gli angoli... 
Sara, potresti fare da pusher con le amiche dal piedino di Cenerentola, magari ci aggiungiamo pure le borse di Paoletta (e le mie, altra raccolta)... 
Paola(eMargherita), non so che relazione ci possa essere tra lana e scarpe. Non è che siamo tutte un po' matte :x ?
Registrato
lulu
10. 05-05-2010 19:42
scarpe, coccoina e carta assorbente
Ma è proprio questo il sale della vita: un pizzico di sana follia! :zzz :zzz :zzz
Registrato
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11. 09-07-2010 21:36
scarpe, coccoina e carta assorbente
scarpe...filati..... :zzz :eek ...oddio sono drogata... :cry
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