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Poteva mancare l'albero? PDF Stampa E-mail
Scritto da Maria Luisa   
giovedì 15 dicembre 2011
Albero di Natale 2011 (fuori)Anche quest'anno (e ormai gli anni non li conto più, sono come granelli di un rosario), davanti alla finestra della stanza di mia mamma abbiamo messo le lucine sull'alberello, che sta inesorabilmente crescendo (ed il filo con le luci non basta più).

E la vita continua...

Mancheranno tante cose, questo Natale, ma io sono abituata a lasciare che il tempo porti via ciò che mi è caro. Tuttavia non sono tutti come me, che ho il cuore indurito dalle intemperie della vita.

Saranno giorni un po' tristi, soprattutto per chi è stato colpito insanabilmente nelle sue certezze.

Mancheranno le piccole cose di poco conto, momenti di gioia e di risate, di decine di pacchi scartati sul letto di mia mamma, che facevano grande il Natale e mancheranno soprattutto i regali sotto l'albero per le persone che hanno deciso, chi di punto in bianco, chi necessariamente, di non dividere più con noi la vita di tutti i giorni.

Si sentirà la mancanza della badante di mia mamma, silenziosa, attenta e, soprattutto, serena, un'oasi di pace nel mio rapporto travagliato con le badanti. Ha finito il suo "mandato" e ritorna domani nella sua terra d'origine. A lei auguro ogni bene!

Si sentirà la mancanza di chi ha seguito un'altra via e ha iniziato una nuova vita (non lo dico, il nome, ho deciso di non scriverlo più qui -tante persone, per sminuirne l'importanza, dopo il torto subito, trovano nickname sostitutivi, come Strega, Maga Magò, Cacco/a, Pitone, per non dire un altro sostantivo che inizia con la stessa lettera... Finchè il fantasma sparirà e non trascinerà più le sue catene nella nostra casa/vita. Allora saremo liberi di dormire sonni sereni!-).

Si sentirà la mancanza di un po' di vita che se n'è andata via, inesorabilmente, tra la sofferenza e la tristezza. E, diciamolo pure, che è stato anche perso del tempo prezioso, degno di miglior causa.

Ma la vita non toglie e non dà niente per niente... In questi ultimi mesi mi ha infatti concesso l'opportunità di riscattarmi come madre. Ora posso dire di non avere nè rimpianti, nè rimorsi. Sono finalmente in pace con me stessa.

Presto arriveranno Serenella, con il suo sorriso -e col suo colbacco, manco fossimo in Siberia!- ed i miei cari a sanare le ferite e che anche -e soprattutto- quest'anno saranno con noi a festeggiare un Natale un po' sommesso, con il magone in gola. Non ci hanno mai lasciati soli, benchè lontani, nei momenti lieti e bui della vita.

Ed ecco passarli in rassegna, nei miei ricordi, questi momenti... Uno tra tutti, proprio in questo periodo prenatalizio di qualche anno fa e che considero in assoluto il giorno più bello della mia vita, in odore ed onore della famiglia, quello della laurea di Carlo (una dedica del suo lavoro resterà a futura memoria, impressa sulla sua tesi, per chi non se lo meritava, a ricordargli che niente è eterno, specialmente l'amore).

Presto arriverà (ma sì, che arriverà, quando meno te l'aspetti) anche un nuovo volto che scalderà ancora il Natale.
Albero di Natale 2011 (dentro)
E come poteva mancare l'albero? Ci siamo arrangiati, Carlo ed io, a decorarlo, visto che chi lo faceva non c'è più (ma nessuno è indispensabile).

Il risultato non è male, anche se è costato qualche lacrima mentre acquistavamo gli addobbi in un'atmosfera natalizia che stringeva e pungeva -come gli agrifogli- il cuore e i vari carillons sembravano stonare (con conseguente mia incaxxatura e maledizione ai responsabili di questa tristezza -non i carillons, neh- e così ho santificato il Natale, che non sarà certo di perdono).

Arturo (non si può più chiamare Arturino, è cresciuto a dismisura) e tutti gli altri gatti casalinghi sono strafelici di questo nuovo "gioco".

Non mancherà certo loro il trespolo a più ripiani, che avevamo scelto come regalo di Natale in un caldo pomeriggio di quest'ultima torrida estate, che tutto faceva presagire, tranne una tempesta a ciel sereno.

Si arrampicano tra le palle e affilano le unghie. Mi ricordano qualcuno. Ma loro si possono perdonare!

Buon Natale a tutti, proprio a tutti (tranne a chi ha ferito il cuore di chi mi è più caro)!


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Commenti (6)
1. 16-12-2011 15:01
A me è successa la stessa cosa ,proprio oggi ! mentre toglievo gli addobi dalla scatola ho trovato ,i segna posto che avevo fatto alcuni anni fa ,inomi scritti con il pennarello oro da una piccola mano un pò titubante della mia figlia maggiore (ora 22 anni) e qualche lacrima è caduta anche noi ti auguro di passare un natale sereno ,
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2. 17-12-2011 18:02
Chissà perchè proprio a Natale i ricordi più tristi si addensano nel nostro cuore, come a farci tenere i piedi per terra. E' il secondo Natale senza la mia mamma ed è anche il suo compleanno...ed io, nonostante la mia bella famiglia, ho una tristezza che non voglio far trasparire ma che mi stringe il cuore.Allora guardo il mio albero illuminato e il mio presepe di bambina e ritorno indietro di tanti, troppi anni, ma erano quelli spensierati.Anche tu, cara Lulù, tieniti stretti i ricordi anche quelli tristi perchè ci fanno compagnia e ci spingono a vedere il lato positivo di ciò che ci accade nella vita.Un Augurio di tanta serenità e un bacio grande alla tua mamma.
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3. 18-12-2011 07:56
I ricordi belli e brutti, tutto fa parte della vita. Col tempo quelli brutti si affievoliscono grazie a Dio ed affiorano i momenti sereni e spensierati. 
@Paoletta, mia cara compagna di banco, auguro di passare con le tue splendide figliole, il tuo "futuro" ed il tuo specchio sul passato (vero che ci vedi anche tu un po' di te in loro?), giorni sereni (la tua mamma ti è vicina). 
@angora62 (un nick caldissimo e morbidissimo) un bacio sulla lacrimuccia (anch'io ho una scatola piena di ricordi di Carlo piccino, tra cui un foglio bianco con tante impronte di manine d'oro, che bei tempi!) e anche a te auguri di un Natale Felice con ti è caro.
Registrato
lulu
4. 19-12-2011 09:17
Quel che fa più male, nei giorni che dovrebbero esser lieti, è la sofferenza di coloro che amiamo. Mio padre è mancato, tanti anni fa, a metà ottobre e quel Natale è stato tristissimo, e ti posso garantire che il mio dolore era amplificato dal vedere la mia sorellina (5 anni) che non si spiegava perché il suo papà non c'era più... 
Per fortuna, poi, la vita va avanti e il dolore si stempera. 
Auguro a te, a tuo figlio, a tua mamma e a tutti coloro che ci sono cari un Natale sereno
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5. 21-12-2011 17:59
Grazie, Elena.  
Ti auguro un Natale Sereno( e pieno di lana).
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knithouse
6. 28-12-2011 09:35
Il Natale riacutizza la tristezza per chi non c'è più ma ci obbliga a pensare a chi verrà. Noi quest'anno ne avevamo una in meno, proprio come te, ma ne aspettavamo uno in più che sta per arrivare proprio oggi :). E con il rito del passaggio della nipote grande al tavolo degli adulti, si è aggiunta un'altra seggiolina al tavolo dei piccoli. E' solo questo il senso della vita. Ti auguro un po' di felicità e serenità. Buon 2012!
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