A me il patchwork -non l'ho mai nascosto- come ho ripetuto più volte, non è mai piaciuto più di tanto.
Troppe regole, troppa precisione.
Altra cosa che ripeto spesso, odio la perfezione, gli schemi troppo rigidi, il dover far quadrare a tutti i costi i conti, e nel patchwork se ne devono fare, di conti, pena la mal riuscita del lavoro.
Anche le frequentatrici di Unfilodi non hanno mai veduto di buon occhio la mia decisione di mischiare il sacro (la lana, la maglia) al profano
(le stoffe, il patchwork).
L'hanno sentita un'usurpazione del suolo, specie le corsiste di maglia, se succedeva che i loro corsi si accavallavano a quelli di patchwork, per sforamento del tempo a disposizione di questi ultimi.
Il patchwork richiede tempo, è un lavoro di precisione e disciplina.
Se ti perdi tra pezze e pezzetti, non hai più tempo per altro. Infatti il blog che avevo affidato ad Oriana s iè arenato.
Le quiltatrici devono fare il loro lavoro con attenzione, a
differenza delle knitters, che hanno tempo per pensare, parlare, anche
mentre lavorano e scrivere, come si vede dal Forum.
Qualcuna di voi si ricorda forse la canzone La radio di Finardi, che diceva, con la radio si può scrivere leggere o cucinare
non c'è da stare immobili seduti a guardare
forse è proprio quello che me la fa preferire
è che con la radio non si smette di pensare.
Se, al posto della parola radio ci mettete la parola maglia, è ,secondo me, questa la chiave di lettura della differenza tra maglia e patchwork.
Mi piacciono le stoffe, ma non sono capace di vendere una cosa di cui non mi interessa il risultato finale.
Quindi in questi due anni, di stoffe ne ho vendute pochine. E mi manca lo spazio per i filati.
Mi dicono che anche i negozi specializzati in questa tecnica stanno
vendendo poco, e la cosa mi consola. Io, quindi,c'entro relativamente.
In edicola è uscita, da poco, una raccolta sulla tecnica del patchwork.
Di solito, queste raccolte sono una spia dell'andamento negativo delle
vendite delle materie usate per le varie tecniche (vedi quelle relative
al lavoro a maglia, connessa alla crisi della vendita di filati), per
cercare di incrementarne la vendita.
Vediamo di entrare nella scia della pubblicità che fanno queste
pubblicazioni, anche se dura poco (di solito, le raccolte, dopo pochi
numeri si fermano, e così l'interesse ritrovato) e fare di necessità
virtù.
Quindi la mia decisione di disfarmi delle stoffe, tutte, per dare più spazio ai filati, anche a quelli particolari, che piacciono tanto alle zimmermaniane, facendo una svendita totale a settembre, con sconti fino al 50%.
No so se sarà possibile pubblicare tutte le stoffe nel carrello. Vedremo di farcela, per cercare di vendere il più possibile.
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