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WorkShawl©: Marilyn PDF Stampa E-mail
Scritto da Maria Luisa   
domenica 18 maggio 2014
Marilyn Monroe Sabato 31 maggio, nell'ambito dei  WorkShawl©: Uno scialle al mese, Laura Virginia Manfredi presenterà il suo nuovo pattern Marilyn, dedicato a Marilyn Monroe.

Donna fragile e discussa, osannata e criticata, Marilyn Monroe è, nell'immaginario collettivo, a torto o a ragione, il simbolo della bellezza femminile.

Il morire giovane, ha fermato su di lei il tempo. E in eterno momento si sono bloccati il suo sorriso e i suoi occhi, sempre socchiusi.

I miti, come gli eroi, sono tutti giovani e belli. "Devono" esserlo e rimanere tali.

Marilyn Monroe Di lei non so granchè, ho guardato in questi giorni le sue biografie, qualche spezzone dei suoi film su YouTube, per documentarmi un po' (non mi piace parlare di ciò che non conosco).

La cosa che più mi ha colpito è che, se fosse viva, avrebbe un anno in più di mia mamma...

A proposito di mamma/e...

Quand'ero bambina, le mamme, quelle che si ritenevano serie e posate, si pettinavano come Jacqueline Kennedy.

Volevano assomigliare a lei, alla algida moglie del Presidente degli Stati Uniti d'America.

Quando tra di loro, si vedeva una bionda "ossigenata", la si associava a costumi libertini, una probabile ruba-mariti. Tout-court, una poco di buono.

A Carate c'era una casa chiusa, che rimase aperta anche dopo la legge Merlin. Era vicino al Lambro, proprio sotto la Knit-House, nel bosco dei Poschini, dove noi bambini andavamo a passeggiare, durante la bella stagione.

I nostri genitori ci proibivano di andare giù dal dirupo, vicino alla "Casa Rossa".

Marilyn MonroeNoi, curiosi, stavamo a debita distanza, in alto e guardavamo la maîtresse con la sua chioma ossigenata uscire di tanto in tanto per accogliere i clienti.

Si diceva allora, l'ossigeno fa "svampire", fa diventare stupide. Per non dire di peggio (lo dicevano, lo dicevano)...

Il titolo del film "Gli uomini preferiscono le bionde" (ma sposano le brune), interpretato da Marilyn Monroe, la dice lunga sul concetto di allora che si aveva sulle "ossigenate".

Forse già si subodorava qualcosa, anche se allora sottaciuto, cioè che The President preferiva le bionde. In particolare, "la" bionda (pur avendo sposato una bruna posata).

Molte pellicole interpretate da Marilyn Monroe insistevano sul concetto bionda-oca-rubamariti.

E si dice che persino lei si stancò di esserne lo stereotipo.

Per tornare al mio vissuto di quei tempi, mia mamma, nonostante fosse di larghe vedute, guardava con sospetto tutto ciò che era "biondo" finto.

siluroSarà perchè a mio papà ronzava intorno una chioma dorata e, guarda caso, tanto stupida da dire a mia mamma che aveva un marito interessante...

Si sposò, finalmente, la bionda, con il socio di mio padre e, al matrimonio, feci la damigella. Ho ancora la foto a forma di siluro (qui a fianco). La sposa e lo sposo ritagliati da mia mamma e buttati nel ces..tino, unica superstite della "silurata", io tra di loro, con il mio vestitino di velluto. Ma il suo fantasma nella nostra famiglia durò per anni.

Tant' è che la mia prima Barbie, regalatami, per l'appunto, dalla mamma, fu bruna, ed il suo primo vestito, un soprabito di velluto rosso, col cappellino e i guanti bianchi alla "Jackie" (come quelli che indossava nel giorno dell'uccisione del marito), nonostante avessi manifestato più volte il desiderio di averla bionda.

Il mio sogno? Diventare bionda. Complesso di Edipo? Ribellione adolescenziale? Conflitto con la madre?

Non so, un po' di tutto questo... So che, in terza media cominciai a "pastrugnarmi" i capelli, acqua ossigenata a volontà (a quei tempi vendevano al supermercato delle fialette viola che cuocevano i capelli, ma li tiravano chiari, di un giallo impossibile).

Marilyn Monroe La prima vera decolorazione? Proprio dalla parrucchiera della ossigenata rivale della mamma e da allora, salvo rari ripensamenti, sono stata bionda.

Così potei sdoganare una volta per tutte il biondo in casa mia. Ah, che sollievo!

Per riparlare invece di lei, di Marilyn Monroe, cosa si legge, dopo anni di distanza, dietro a quel sorriso di eterna ragazzina (ora avrebbe la dentiera!)? Un cupio dissolvi (desiderio inconscio di autodistruzione), un'infinita solitudine e la paura di vivere.

Rimase vittima di amori difficili e complotti più grandi di lei.

A Marilyn Monroe è dedicato il nuovo WorkShawl© : Uno scialle al mese del 31 maggio p.v. di Laura Virginia Manfredi, che presenterà, con la sua ormai nota maestria nell'abbinamento colori/filati, il suo nuovo pattern, Marilyn, da realizzare, tra gli altri filati, con la splendida NBK di Lisa Mutch, un filato così sensuale da sostituire le due gocce di Chanel n.5, prima di andare a letto... A fare che? A lavorare a maglia, naturalmente!

Presto le iscrizioni online.

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Commenti (1)
1. 29-05-2014 09:58
E non vedo l ora
Registrato
simopaini
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