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In Pratica ho pubblicato l'articolo sul modo con cui "cuocere" la lana.
Era un invito a cuocere "solo quella", e a non mangiare la carne di agnello (o di capretto, che è lo stesso) a Pasqua.
A noi le pecore piacciono vive, con il loro bel mantello un po' sudicio, qualche zecca che lasciano dietro il loro passaggio, con gli agnellini traballanti sulle zampette magre, o saltellanti, che brucano l'erbetta...
Scherzi a parte. Fermiamo la carneficina di queste povere bestie, boicottando il consumo della loro carne, a Pasqua...
Sì, ma se cominciamo a lasciare invenduta la loro carne sui banchi del macellaio, il loro sacrificio non è stato vano...
Noi amiamo la lana. Per Pasqua proviamo a cuocere quella.
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1. 04-04-2007 08:29
Credo che astenersi...
Credo che astenersi dal sacrificio dall'agnello innocente aiuti a celebrare davvero la Pasqua.
Registrato
2. 05-04-2007 00:18
Tante borse colorate
Sono contenta che qualcuno sia della mia idea, anche se non siamo in molte...Ho sentito nel mio spazio reale girare ricette per cucinare l'agnello, già messo a "marinare" da ieri...
Se ti va, Knitaly, fa girare la voce anche sul tuo blog, di "cuocere" la lana, per Pasqua. Come un tempo, ti ricordi?, si lessavano e si dipingevano le uova.
Tante borse colorate, al posto del sangue di un agnellino...
Se ti va, Knitaly, fa girare la voce anche sul tuo blog, di "cuocere" la lana, per Pasqua. Come un tempo, ti ricordi?, si lessavano e si dipingevano le uova.
Tante borse colorate, al posto del sangue di un agnellino...
Registrato
3. 05-04-2007 11:45
io mi astengo perché....
... a casa mia l'agnello piace solo a me.
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