Mirtillo e Lampone: Filitaly-Lab
Scritto da Maria Luisa   
giovedì 01 luglio 2010
cappottino d'altri tempiNon è stato amore a prima vista, né colpo di fulmine nei confronti dei filati della Filitaly-Lab.

Un po' come quando hai vicino a te una persona che non ti interessa, ma proprio per niente, non è manco il tuo tipo e poi, per un particolare, uno stupido, banale dettaglio, la percepisci nella sua interezza, ti accorgi di non averla mai "vista" prima d'allora e poi decidi di dividere con lei un pezzo di -o tutta la- vita, magari stringendo un foedus (patto d'amore eterno) indossando un cappottino d'altri tempi come quello della foto in b/n qui a fianco...

Successe così...

Avevo visto qualcosa di simile (erano le stesse? Boh!) in Grignasco, un paio di anni fa. Le "alpachine" non mi avevano proprio interessato...

Inoltre, la presentazione (postuma) entusiastica fatta in altro (ed alto) loco mi sembrava più un battage pubblicitario che una vera e propria passione. Troppo chiasso, troppe lodi, che sembravano prezzolate (anche se conosco l'onestà intellettuale di una delle persone che parlavano di tali filati, quasi estasiate).

A dire il vero, questo sospetto non fu solo mio, ma alcune clienti/amiche/forensi mi segnalarono il fatto come anomalo, per dei filati che per giunta contengono una percentuale di poliammide.

Di solito, si pompa una cosa che non vale quanto luccica (come si dice, è "brillante", ma non è "un" brillante!)...

Ripeto, non mi avevano convinto, queste alpachine. Inoltre il mercato dell'alpaca in Italia è difficile, molte persone non sopportano tale filato (io, per prima, sono allergica, nonostante sia innamorata della Frog Tree Worsted e dei suoi colori).

Poi, visto che il cliente ha sempre ragione e che c'era interesse di vedere cotanta decantata meraviglia (ecco, mi viene in mente ciò che pensai allora. Alla fiaba di Andersen I vestiti nuovi dell'Imperatore), acquistai le "alpachine", dapprima nei colori naturali.

Non sto a riferire i primi impatti delle clienti con questo filato... Tutto qui? Manco morta!

Vi risparmio i miei commenti, da scaricatore di porto, forse proprio perchè prevenuta sia dalla composizione del filato (quella poliammide non mi andava proprio giù) che da ciò che ho detto sopra...

Poi l'interesse di Stefano (la persona più motivata ad imparare a lavorare a maglia mai conosciuta in questi lunghi sette anni di corsi), per la Puno2 (lui che ama lavorare lane pregiate, come il cashmere e la Blue Sky Bulky, per citarne due), per non parlare del commento entusiastico di PaolaeMargherita (che in quanto a bei filati -in particolare, una delle poche estimatrici di alpaca- non si fa mancare niente) e di quello superpartes della dolce Somi, il giudice più imparziale che ci possa essere, mi hanno incuriosito...
Icing Swirl Hat in Puno2
Ma è stato un pezzettino di maglia rasata nella lavorazione dell'Icing Swirl Hat di Ysolda, realizzato da monelia in blu con la Puno2, a farmi cambiare parere.

La maglia rasata è la lavorazione più scontata, ma (a parer mio) la più difficile prova per un filato, che ne esalta la bellezza, caratteristiche o pecche del colore e del filo...

Nuvola di burro, ma chissenefrega. Detesto la panna montata, sono intollerante al latte ed ai suoi derivati, lo zucchero filato è stucchevole e le mie lane preferite sono quelle che badano al sodo, come una pagnotta di grano duro, la Kauni, la Jamieson's, la New Lanark Donegal Tweed, per citarne alcune...

Icing Swirl Hat in Puno2Ma il risultato ottenuto con la Puno2 in quel cappello era veramente strepitoso...

Mi ricorda la vecchia e tanto amata (e venduta) Tyrol (e mi sovviene che anche in quel filato c'è una percentuale di acrilico...).

Anche se non consiglierei la Puno2 per fare cappelli...

La trovo sublime per cappottini (che peserebbero troppo con una lana corposa), per mantelle e sciarpe. In questo momento sta andando forte il cappotto (da sposa) pattern di Marelli (foto sopra), contenuto ed acquistabile in Milleidee, dove è proprio la maglia rasata che valorizza il filato.

Come già detto altrove, questo cappottino non è solo per chi si deve sposare...

Io lo vedrei color mirtillo o lampone (sono i nomi che ho dato -sto rivendicando la maternità- ai colori 838 e 843, che erano finora solo "numeri") per una serata elegante o per una giornata (in) metropolitana.

Se un filato regge alla prova (in) metropolitana, regge a tutto il resto, anche ad un matrimonio...

Già che ci sono racconto questo fatto...

Tanto tempo fa, quando vagavo con la mia compagna "di viaggi" Linda, tra fuffe varie in cerca di filati ed ero in perenne crisi di astinenza e relativa compulsione all'acquisto di qualsiasi cosa gomitolata o in matasse, anche a chili, (non avendo allora un negozio intero a mia disposizione), comprai una "lana" -chiamiamola così per rispetto al ricordo dei tempi che furono-, con la quale mi feci (si, ho detto "mi" feci, con le "mie" belle manine) un cappotto che copriva appena l'inizio degli stivali.

In realtà doveva essere leggermente più lungo (metà stivali), ma la "lana" comprata a stock non era bastata.

Lo indossai per una giornata dedicata agli acquisti, alcuni giorni prima di Natale, in centro a Milano.

Metropolitana, Corso Vittorio Emanuele, puntatina in San Babila allo storico Fiorucci, ritorno alla Rinascente, metropolitana, tra una folla incredibile e carica di pacchi e sacchi e pacchetti e sacchetti.

Sentivo che ad ogni passo, ad ogni spintone involonario tra i passanti, ad ogni gradino della scala mobile, il cappotto cedeva, cedeva, cedeva...

Arrivai a casa con un maxi cappotto (il mio, all'inizio, era meno che midi -come si diceva allora-), che aveva persino lo strascico, proprio come un abito da sposa...

E sì che c'era mooolto acrilico in quella bella "lana" grigiotopo e la mia "mano" è quasi sadica (per tirare il filo mi faccio male alle dita, sono persino masochista)!
il Blù : pm19
Beh, torniamo alla Puno2... Stringetela, senza pietà, tanto vive ugualmente...

Perfetta anche per Il Blù, al posto della Tyrol.

Per quanto riguarda la Piura, la vedo come valida sostituzione della splendida Mohair Extra Fine in un pattern della Be Sweet. Adatta per cappe, stole, per virtuosi ed impalpabili lace.

Saranno perfette entrambe per il Moebius Cowl di Cat Bordhi del Workshop del 3 luglio, durante il Camp...eggio in Knit-House.

Ma, direte voi, in questo caso, come finì la favola de I vestiti nuovi dell'Imperatore?

Che mi avvicinai ai vestiti,, ehm, ai filati dell'Iimperatore, li toccai, novello San Tommaso, ed invece di dire, ...Alberto è in mutande! scoccò la scintilla.

Non per la poliammide, neh!

Il Manta ? E' un'altra storia.


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Commenti (1)
1. 05-07-2010 11:29
Bene!
Sono contenta che tu abbia cambiato opinione su questi filati...è vero, contengono un pò di sintetico ma la, come dire, "texture" del lavoro è originale e poi, giustamente, sono molto leggeri. E da ultimo, ma non meno importante, a mio parere, sono nuovi come concezione ed ITALIANI! A me questa Filitaly Lab piace. Molto.
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